“Da solo con l’oceano: la mia prima volta a Nazaré” – Il racconto di Rudy Ghiara

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“Sono arrivato a Nazaré senza niente.”

Con queste parole inizia il racconto di Rudy Ghiara, surfista italiano che affronta le onde più pericolose del mondo senza alcun supporto motorizzato, solo con la forza delle braccia: il Big Wave Paddling.

La sua prima esperienza a Nazaré è stata tutto tranne che ordinaria. In pieno periodo Covid, con l’uso delle moto d’acqua vietato, l’unico modo per affrontare le onde era remare dalla spiaggia. Un’impresa che solo tre persone al mondo stavano tentando in quel momento.

Rudy racconta:

“Stavo surfando in una giornata piccola, quando Cotty (Andrew Cotton, surfista di fama mondiale) mi ha visto. È venuto da me con una tavola 10’7”, un leash e un giubbotto salvagente. Mi ha dato tutto quello che mi serviva. Non lo dimenticherò mai.”

Ma l’oceano di Nazaré non fa sconti.

Durante una sessione, Rudy si è trovato completamente da solo, dopo che il suo compagno era scomparso nel mezzo di una serie di onde gigantesche.

“Mi sentivo male solo a pensarci. Ho continuato a remare con tutte le forze verso l’orizzonte, cercando di superare le ultime onde. Mi sono girato e l’ho visto: era mezzo svenuto. Pensavo fosse morto, davvero. A quel punto ero finito. Non fisicamente, ma mentalmente. Nazaré ti schiaccia l’anima, più dell’acqua.”


La giornata più grande di sempre

Il 12 gennaio è passato alla storia tra i surfisti locali come la giornata di paddle surf più grande mai vista a Nazaré. Rudy c’era, e ha affrontato un’onda alta 16 metri, remando da solo.

“Tutti mi urlavano di partire. Ho sentito che era l’onda giusta. Ho remato, ero sotto il lip, il vento era forte. Quando mi sono alzato in piedi, il picco si è spostato a nord. Ho fatto un drop di qualche metro e mi sono lanciato. C’era un’ombra enorme dietro di me. Quando sono uscito dall’onda, ho sentito adrenalina e pace allo stesso tempo.”

Dopo mesi passati a Nazaré tra infortuni e isolamento, quella corsa è stata il culmine di tutto:

“Sapevo che ne era valsa la pena. Era l’onda della mia vita.”


Una storia da condividere

Quella di Rudy Ghiara non è solo un’impresa sportiva, è una testimonianza di forza mentale, solitudine e resistenza. Mentre molti parlano di onde cavalcate con l’aiuto dei motori, Rudy rappresenta una disciplina che richiede coraggio assoluto e una connessione profonda con il mare.

📍 Testimonianza pubblicata da Surfline – @rudyghiaratheenergy